Cos’è e a cosa serve l’esame baropodometrico
L’esame baropodometrico è utile per studiare le pressioni che esercita il piede durante la camminata. Si tratta di un esame piuttosto semplice e per nulla invasivo, che viene svolto in assenza di radiazioni o campi magnetici. In questo modo è possibile studiare la posizione che il piede assume quando viene appoggiato sul terreno, in totale sicurezza.
Per farlo è sufficiente camminare su una particolare pedana, dotata di sensori che rilevano la posizione del piede e analizza i diversi punti di carico.
La pedana baropodometrica è uno degli strumenti più importanti per lo studio del piede e per la postura del corpo. Ma in cosa consiste più esattamente l’esame e per cosa è utile? Vediamolo insieme nel nostro articolo!
Esame baropodometrico: cosa c’è da sapere?
In genere l’esame baropodometrico si esegue su pazienti che presentano particolari patologie al piede. I risultati sono utili per individuare le misure per creare un plantare ortopedico su misura, in grado di migliorare la qualità della vita del paziente.
Inoltre, a distanza di un anno dalla prima visita, dopo aver utilizzato il plantare per un lungo periodo, è possibile ripetere l’esame per individuare i miglioramenti e correggere la diagnosi fatta in precedenza.
Per questo l’esame baropodometrico è utile non solo per stabilire una terapia ma anche per indagare i risultati e valutare le condizioni di salute del paziente.
L’esame può essere svolto sia in forma statica che in modalità dinamica.
Nel primo caso, il paziente dovrà salire a piedi nudi sulla pedana e attendere fino a quando non saranno rilevati i dati necessari per completare la diagnosi. Una volta salito sulla pedana, si ottiene il baricentro corporeo, l’appoggio del plantare e le dimensioni millimetriche del piede. Durante l’esame sarà necessario spostare il peso sui talloni e sull’avampiede, per individuare eventuali sovraccarichi anomali.
Nel caso dell’esame baropodometrico dinamico il paziente dovrà passeggiare sulla pedana che, grazie alla moderna tecnologia, individuerà la pressione e i sovraccarichi esercitati dal piede durante la camminata. L’esito dell’esame è in grado di fornirci, oltre alla mappa dei carichi, anche informazioni sulla pronazione e supinazione dell’articolazione tibio-tarsica e dell’avampiede.
In genere, per evitare di condizionare il paziente durante la camminata, si consiglia di spostare il monitor con le informazioni del test. In questo modo l’esame sarà più veritiero e non controllato dalla volontà del paziente.