Generalità
La Tecarterapia, nota anche come Tecar, è un trattamento elettromedicale, che permette un più veloce recupero da traumi e patologie infiammatorie dell’apparato muscolo-scheletrico.
Tecarterapia
Diffusa soprattutto in ambito fisioterapico, la Tecar prevede l’utilizzo di un dispositivo molto particolare, basato sul principio fisico del condensatore e capace di generare calore all’interno dell’area anatomica bisognosa di cure.
La Tecarterapia può lavorare in due modalità: la modalità capacità, adatta alla cura dei problemi ai tessuti molli, e la modalità resistiva, indicata per il trattamento dei disturbi ossei, articolari, cartilaginei ecc.
Dipendenti dall’energia erogata dal dispositivo, gli effetti biologici della Tecar sono, principalmente, tre: aumento del microcircolo, vasodilatazione e incremento della temperatura interna.
Efficace nel suo intento terapeutico, la Tecarterapia può costare dai 25 ai 50 euro a seduta, seduta che in genere dura dai 20 ai 30 minuti.
Cos’è la Tecarterapia?
La Tecarterapia, nota anche come Tecar o Trasferimento Energetico Capacitivo-Resistivo, è un tipo di trattamento elettromedicale, che trova particolare impiego nella cura di traumi e patologie infiammatorie dell’apparato muscolo-scheletrico.
Diffusa soprattutto in ambito fisioterapico, la Tecarterapia consiste in un massaggio particolare, praticato tramite uno strumento capace di ridurre il dolore e accelerare la naturale riparazione dei tessuti, laddove ovviamente ci sia un danno.
Il tutto si traduce in un accorciamento tangibile dei tempi di guarigione.
Cenni di Storia
Sebbene la Tecarterapia abbia acquisito una certa popolarità soltanto negli ultimi decenni, i principi di funzionamento che vi stanno alla base sono molto più antichi. A proporli per la prima volta, infatti, fu il medico e fisico francese Jacques Arsène d’Arsonval, nel lontano 1890.
Dopo d’Arsonval, diversi altri studiosi e inventori si cimentarono in progetti simili: fra questi, spicca il medico inglese William Beaumont, il quale nel 1939 lavorò anche alla realizzazione del primo strumento elettromedicale.
Esperto di fisica, Beaumont coniò il termine di “diatermia“, per identificare il tipo di lavoro che stava portando avanti. Diatermia è una parola di origine greca, che deriva dall’unione di “dia” (διά), cioè “attraverso”, e “thermos” (ϑερμός), cioè “calore”; letteralmente significa “calore attraverso“, ma nel caso specifico richiama a una forma di calore proveniente dall’interno.
Una data particolarmente importante nella storia della Tecarterapia moderna è il 1995: in quest’anno, infatti, nacque la dicitura Tecar, acronimo di Transfer Energy Capacitive And Resistive.
Inizialmente, la Tecarterapia moderna era un trattamento riservato soltanto agli sportivi infortunati, affinché guarissero prima. Oggi, invece, ha assunto contorni decisamente diversi e risulta utile a tantissime categorie di persone, anche non praticanti sport. Per esempio, vi si sottopongono individui con particolari forme di artrite, anziani con le classiche patologie dell’età avanzata, soggetti con disturbi connessi all’attività lavorativa che svolgono ecc.
Metodica brevettata
La tecnologia alla base della Tecarterapia è brevetto internazionale. Il marchio Tecar, Tecarterapia e derivati sono marchi registrati e appartengono alla Unibell International.
Effetti
Effetti della Tecarterapia
Gli effetti biologi, prodotti dalla Tecarterapia, sono tre e consistono, brevemente, in:
- Incremento del microcircolo
- Vasodilatazione
- Incremento della temperatura interna
Secondo anche i risultati di numerosi studi scientifici condotti a riguardo, il raggiungimento di tali effetti dipende dalla quantità di energia (livello energetico) che il dispositivo Tecar, per mano del terapeuta, trasferisce alle piastre. Infatti, per ottenere un incremento dei microcircolo, il terapeuta deve impostare lo strumento a un basso livello energetico (atermia); per ottenere la vasodilatazione, deve lavorare a un livello energetico intermedio (medio-termia); infine, per ottenere un incremento della temperatura interna, deve regolare il dispositivo in maniera tale che eroghi un alto livello energetico (ipertermia).
In sostanza, quindi, i livelli energetici sono tre e a ciascuno di essi è associato un effetto biologico diverso.
Sulla base di quanto appena affermato, in merito al legame tra effetto biologico e livello energetico adoperato, è evidente che la scelta della quantità di energia trasferita dal dispositivo è in funzione dell’obiettivo terapeutico. Per esempio, se un paziente presenta una problematica che si risolve con gli effetti della vasodilatazione, allora il terapeuta dovrà impostare lo strumento Tecar a un livello energetico intermedio.
Effetti Biologici: approfondimento
L’incremento del microcircolo consiste nell’aumentata circolazione sanguigna all’interno dei vasi di calibro più piccolo, come capillari, venule, arteriole ecc.
Questo comporta almeno due conseguenze rilevanti:
- Un aumento delle trasformazioni energetiche, che risulta in una maggiore produzione di ATP, da parte delle cellule interessate.
- Un aumento del consumo di ossigeno negli strati più superficiali dei tessuti.
L’incremento del microcircolo è indicato per ridurre il dolore e/o l’infiammazione in fase acuta, per trattare le lesioni muscolari in fase acuta e per diminuire l’edema.
La vasodilatazione consiste in un aumento del calibro dei vasi sanguigni, sia arteriosi che venosi.
Tra le conseguenze associate alla vasodilatazione, rientrano:
- L’aumento del volume di sangue che fluisce all’interno dei vasi.
- Un incremento ulteriore della produzione di ATP, da parte delle cellule interessate.
- Un aumento del consumo di ossigeno da parte dei tessuti interessati.
- Un miglioramento della circolazione linfatica.
- Un aumento dei processi naturali di riparazione tissutale (laddove, chiaramente, ci siano tessuti danneggiati).
- Un aumento percepibile della temperatura interna. In genere, il paziente percepisce tale aumento appena sotto la zona in cui il terapeuta ha applicato la piastra mobile.
La vasodilatazione è indicata per risolvere le contratture muscolari e i problemi di circolazione sanguigna di una certa gravità, per migliorare il drenaggio linfatico e il trofismo muscolare ecc.
L’incremento della temperatura interna consiste nella produzione consistente di calore endogeno, da parte dell’area anatomica trattata.
All’incremento della temperatura interna, fanno seguito:
- Un’ulteriore vasodilatazione e un ulteriore aumento del flusso sanguigno.
- Un’ulteriore miglioramento della circolazione linfatica e del drenaggio.
- Un incremento ulteriore delle trasformazioni energetiche, che culminano con una maggiore produzione di ATP.
- Un ulteriore aumento dei processi di riparazione cellulare.
- Una distinta sensazione di calore a livello dell’area trattata.
L’incremento della temperatura è indicato per risolvere infiammazioni croniche, fibrosi tissutali, rigidità articolari, stati di linfedema ecc.
Gli effetti principali del calore endogeno
- Produzione di calore endogeno anche in profondità;
- Abbassamento della viscosità del tessuto muscolare e connettivo;
- Aumento della circolazione sanguigna;
- Stimolazione del drenaggio linfatico;
- Incremento dell’attività metabolica;
- Aumento dell’ossigenazione dei tessuti;
- Maggior apporto di sostanze nutritizie;
- Eliminazione rapida di scorie e cataboliti;
- Accelerazione dei processi rigenerativi;
- Rilascio di endorfina e riduzione del dolore.